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Contro il "long Covid-19", riabilitazione e supporto psicologico.


I pazienti con storia di COVID-19 dovrebbero essere seguiti dopo la negativizzazione del tampone molecolare per individuare precocemente coloro che svilupperanno la sindrome “long-covid” La valutazione dei paziente: Uno studio sulla prevalenza e persistenza della sindrome da post-Covid in un gruppo di malati di Trieste e Gorizia è stato pubblicato il 29 dicembre sulla rivista Life. Ha interessato un totale di 252 pazienti che si erano rivolti fra Ottobre 2020 e Marzo 2021 alle strutture sanitarie per disturbi da cosidetta sindrome da Long COVID-19. Una percentuale dunque, molto ridotta del totale delle persone positive: i casi di covid-19 notificati in ASUGI (province di Trieste e Gorizia) fra Ottobre 2020 e Marzo 2021 erano infatti stati 20.073. Le conclusioni: il rischio di sintomi persistenti per più di 200 giorni dopo l'infezione si è associato (oltre che con l’età avanzata) con storia di depressione, sostenendo l'ipotesi che il long COVID-19 possa essere in parte spiegato da condizioni psicologiche pre-esistenti. La riabilitazione ed il supporto psicologico del paziente COVID-19 dovrebbero pertanto giocare un ruolo chiave nell’ assistenza dei pazienti affetti da long-COVID-19. Lo studio nasce dalla collaborazione fra l’Unità Clinico Operativa di Medicina del Lavoro e i l’ambulatorio post-COVID-19 nato nel dipartimento di Prevenzione Asugi per rispondere a questa problematica sul territorio.


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