"Agli amori sbocciati ma non fioriti".
Io credo nel potere terapeutico della scrittura. Ci aiuta a capire quello che stiamo provando, a far pace con i nostri ricordi belli o brutti che siano, o semplicemente a capirci un po' di più.
Oggi penso a quegli amori appena sbocciati ma mai fioriti, quegli amori tipici dell'adolescenza, dove ci batteva forte il cuore al solo pensiero di incontrare il ragazzo o la ragazza che ci piaceva. Gli appostamenti agli angoli delle strade per fingere di incontrarli casualmente e dire solo un "Ciao" con gli occhi sognanti. Quegli amori che abbiamo avuto paura di vivere fino in fondo perché sentivamo che forse erano troppo grandi e coinvolgenti a soli 15 anni.
Quegli amori che, a causa del caso, del destino o la vita, chiamiamola come vogliamo, non abbiamo vissuto e che abbiamo deciso di percorrere altre strade e vivere altri amori che, per quanto belli, non hanno avuto lo stesso sapore.
Quegli amori che, sulla base di una canzone, ascoltata ancora oggi, ci fanno riprovare quelle emozioni, quel batticuore, e ci fanno dire: se ci avessimo provato?
Provare a pensare a quegli sguardi, a quei baci mancati, a quegli abbracci non stretti, che ancora ci provocano un turbamento al solo pensiero, forse perché eravamo ancora pieni di illusioni, credevamo ancora che l'amore potesse vincere ogni cosa, ma allo stesso tempo ci spaventava l'idea di sentirci vivi solo tra le braccia di un'altra persona. Provare a scrivere ricordando uno di questi amori appena sbocciati ma non “fioriti”, ci può aiutare a ritrovare e riprovare quelle emozioni e a capire che oggi, forse con la maturità dei nostri giorni, dentro di noi c'è sempre quella parte di misterioso amore coinvolgente e sconvolgente che ci attende, proprio lì, nel posto più segreto del cuore.
Buon viaggio nelle emozioni.
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